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Riabilitazione protesi anca

Riabilitazione protesi d’anca: guida completa

L’intervento di protesi totale dell’anca rappresenta una soluzione efficace per chi soffre di artrosi avanzata o di altre patologie degenerative che compromettono la funzionalità dell’articolazione. Si tratta di una procedura chirurgica consolidata che prevede la sostituzione dell’articolazione danneggiata con una protesi artificiale, solitamente composta da una coppa acetabolare e uno stelo femorale. 

Questi componenti possono essere realizzati in materiali biocompatibili come leghe metalliche (titanio o cromo-cobalto), ceramica o polietilene ad alta densità. La durata dell’intervento varia generalmente tra 50 e 120 minuti, a seconda della tecnica utilizzata e delle specifiche condizioni del paziente.

Come avviene l’intervento di protesi d’anca? Negli ultimi anni, si sono sviluppate tecniche chirurgiche mini-invasive, come l’accesso anteriore, che permettono di ridurre il trauma ai tessuti circostanti, diminuire le complicanze e accelerare i tempi di recupero. La scelta tra protesi cementate e non cementate dipende da fattori come l’età del paziente, la qualità dell’osso e lo stile di vita.

L’importanza della riabilitazione per protesi d’anca

Dopo l’intervento, l’anca necessita di un periodo di adattamento e di rafforzamento per ripristinare la piena funzionalità articolare e ridurre al minimo il rischio di complicazioni post-operatorie. Questo periodo è cruciale per consentire al corpo di abituarsi alla nuova protesi, per favorire la guarigione dei tessuti muscolari e articolari coinvolti e per riacquisire gradualmente forza, stabilità e sicurezza nei movimenti. 

Il processo di riabilitazione aiuta a:

  • Ridurre dolore e gonfiore
  • Favorire la guarigione dei tessuti
  • Recuperare la mobilità articolare
  • Riacquistare la sicurezza nella deambulazione

Quanto dura la riabilitazione dopo protesi anca?

1. Fase post-operatoria (0-6 settimane)

Nei primi giorni dopo l’intervento, il paziente viene incoraggiato a muoversi con l’ausilio di stampelle o deambulatore, rispettando alcune precauzioni per evitare la lussazione dell’anca. I medici e gli specialisti possono prescrivere farmaci antidolorifici e consigli per la gestione della ferita chirurgica. È importante seguire un’alimentazione equilibrata per favorire la guarigione e mantenere un corretto apporto di liquidi per evitare problemi circolatori.

2. Fase di recupero funzionale (6-12 settimane)

Man mano che il paziente acquista maggiore stabilità, si punta al recupero della mobilità e della forza muscolare. Durante questa fase, può essere necessario un supporto medico costante, oltre all’uso di terapie complementari come il trattamento con ghiaccio per ridurre il gonfiore e migliorare la circolazione. La camminata diventa un’attività quotidiana fondamentale.

3. Fase di potenziamento (3-6 mesi)

L’obiettivo di questa fase è ripristinare la funzionalità completa dell’anca, migliorando stabilità ed equilibrio. L’attività fisica graduale viene incrementata con esercizi mirati e passeggiate più lunghe. Il paziente può iniziare a riprendere le normali attività quotidiane, prestando attenzione a non sovraccaricare in maniera errata l’articolazione.

4. Fase avanzata (dai 6 mesi in poi)

A questo punto, il paziente può gradualmente tornare alle attività quotidiane e lavorative. Alcune persone possono riprendere attività sportive leggere come il nuoto o la bicicletta, sempre con il consenso del medico. Il monitoraggio periodico dell’ortopedico è fondamentale per valutare il corretto posizionamento della protesi e prevenire eventuali complicanze.

Precauzioni importanti da seguire

Dopo l’intervento di protesi d’anca, è essenziale rispettare alcune regole per evitare complicazioni:

  • Evitare movimenti bruschi o torsioni eccessive dell’anca
  • Non incrociare le gambe nelle prime settimane
  • Utilizzare sedute alte per ridurre lo stress sulla protesi
  • Seguire le indicazioni del medico riguardo al ritorno alla guida e alle attività lavorative

Il recupero dopo una protesi totale dell’anca richiede impegno e costanza, ma grazie a un adeguato percorso di riabilitazione e a un corretto stile di vita, i pazienti possono tornare a una vita attiva e senza dolore. Un’adeguata preparazione pre-operatoria, la scelta della tecnica chirurgica più appropriata e un percorso di riabilitazione personalizzato sono elementi chiave per il successo dell’intervento.

Affidarsi a uno specialista per un monitoraggio regolare è il primo passo per garantire un recupero ottimale. Contattaci per fissare la tua prima visita!

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