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Lombalgia: cause, rimedi e fisioterapia consigliata

La lombalgia, o più semplicemente mal di schiena lombare, è un disturbo estremamente comune. Praticamente tutti, almeno una volta nella vita, hanno provato quel fastidioso dolore nella parte bassa della schiena che rende difficile anche solo chinarsi o stare seduti troppo a lungo.

Nonostante sia spesso un disturbo temporaneo, la lombalgia può diventare un problema ricorrente se non gestita nel modo giusto. Ecco perché riconoscere i sintomi della lombalgia, capirne le cause e sapere cosa fare (e cosa evitare) diventa fondamentale per recuperare rapidamente.

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Cos’è esattamente la lombalgia?

Quando parliamo di lombalgia ci riferiamo a un dolore localizzato nella zona più bassa della schiena, tra le ultime costole e i glutei. Il dolore può essere:

  • un fastidio leggero e intermittente,
  • una sensazione di rigidità,
  • oppure un dolore più intenso che limita i movimenti.

A volte rimane circoscritto alla schiena; altre volte può irradiarsi ai glutei o alle gambe, come accade nella lombosciatalgia.

In molti casi la lombalgia nasce da tensioni muscolari, posture mantenute troppo a lungo o da un carico di stress eccessivo. Altre volte è legata a problemi delle articolazioni vertebrali o dei dischi intervertebrali, come nel caso di protrusioni o ernie.

Le cause più comuni della lombalgia

La lombalgia può avere molte origini diverse. Spesso non c’è un’unica causa, ma una combinazione di fattori.

1. Posture scorrette e sovraccarichi

Trascorrere molte ore seduti, lavorare davanti a un computer senza una corretta ergonomia o mantenere posture sbagliate durante il giorno può affaticare muscoli e articolazioni lombari.

2. Debolezza muscolare

Un tronco poco allenato – addominali deboli, glutei poco attivi, muscoli lombari rigidi – rende la schiena più vulnerabile. Anche piccoli movimenti, se fatti con poca stabilità, possono scatenare un episodio di lombalgia.

3. Cause degenerative

Con l’età, è normale che le articolazioni e i dischi vertebrali si modifichino. Artrosi, protrusioni e piccole ernie sono condizioni molto diffuse, spesso asintomatiche, che in alcuni casi contribuiscono alla lombalgia.

4. Stress e tensione emotiva

Lo stress si accumula sulla schiena: i muscoli si irrigidiscono, il respiro diventa più corto e ogni movimento diventa meno fluido. Non è un caso che molti episodi di lombalgia compaiano nei periodi di maggior tensione.

5. Sedentarietà

Il corpo è fatto per muoversi. La mancanza di attività fisica riduce elasticità e forza, rendendo la schiena più soggetta a dolore.

Sintomi della lombalgia: come riconoscerli

I sintomi della lombalgia possono essere molto diversi da persona a persona.

Alcuni riferiscono una sensazione di “schiena bloccata”, altri un dolore che aumenta al mattino o dopo molte ore seduti. A volte si percepisce una vera e propria contrattura muscolare, altre volte un dolore che si irradia ai glutei o lungo una gamba.

Tra i sintomi più comuni troviamo:

  • dolore nella parte bassa della schiena;
  • rigidità, soprattutto al mattino;
  • difficoltà a piegarsi, sollevarsi o restare seduti a lungo;
  • dolore che può irradiarsi ai glutei o alle gambe;
  • sensazione di schiena “inchiodata” o contratture improvvise.

Se il dolore dura più di qualche giorno, peggiora o è associato a sintomi neurologici, è importante una valutazione specialistica.

Tabella dei sintomi della lombalgia

SintomoCome si manifestaPossibile causa
Dolore lombareFastidio, bruciore o pressione nella parte bassa della schienaLombalgia meccanica o muscolare
Rigidità mattutinaDifficoltà a muoversi al risveglio, schiena rigidaTensione muscolare o artrosi
Dolore irradiatoDolore che scende ai glutei o lungo la gambaLombosciatalgia, protrusione o ernia
Difficoltà a piegarsiMovimenti limitati, dolore durante flessioni o torsioniLombalgia meccanica acuta
Contrattura muscolareSensazione di schiena “bloccata”, colpo della stregaSpasmo muscolare o rigidità improvvisa

Quando preoccuparsi

Nella maggior parte dei casi la lombalgia non nasconde nulla di grave. Tuttavia, è bene rivolgersi a un medico o a un fisioterapista quando:

  • il dolore è molto intenso o è comparso dopo un trauma;
  • si irradia a una gamba accompagnato da formicolii o perdita di forza;
  • compaiono febbre o perdita di peso inspiegata;
  • ci sono difficoltà a controllare vescica o intestino;
  • il dolore dura da più di 2–3 settimane senza migliorare.

Questi segnali richiedono una valutazione più approfondita.

Esercizi utili per alleviare la lombalgia

Il movimento, eseguito con gradualità, è uno dei rimedi migliori contro la lombalgia. Alcuni esercizi semplici e sicuri possono aiutare a ridurre dolore e rigidità:

  • Tilt pelvico: mobilizza delicatamente la zona lombare.
  • Stretching ischiocrurali: utile per ridurre la tensione della catena posteriore.
  • Gatto–cammello: migliora la mobilità della colonna vertebrale.
  • Esercizi leggeri per l’addome: aiutano a stabilizzare la schiena.

L’obiettivo non è “forzare”, ma ritrovare fluidità e sicurezza nel movimento.

Quando rivolgersi a un fisioterapista

Se la lombalgia tende a ripresentarsi o limita le attività quotidiane, la fisioterapia è spesso la soluzione più efficace. Un fisioterapista può aiutarti a:

  • individuare la causa reale del dolore,
  • liberare le tensioni attraverso tecniche manuali,
  • rinforzare i muscoli giusti,
  • migliorare postura e movimenti quotidiani,
  • prevenire nuovi episodi.

La fisioterapia non lavora solo sul dolore, ma soprattutto sulla causa che lo genera.

Se il mal di schiena ti impedisce di vivere al meglio la tua giornata, una valutazione fisioterapica può aiutarti a capire cosa sta succedendo e come intervenire in modo efficace.

FAQ sulla lombalgia

Dove fa male con la lombalgia?

Di solito il dolore si concentra nella zona lombare, tra la fine della schiena e i glutei. A volte rimane localizzato, altre volte scende verso le gambe.

Quali sono i sintomi della lombalgia?

I più comuni sono dolore lombare, rigidità, difficoltà a muoversi o a stare seduti a lungo. Talvolta possono comparire formicolii o una sensazione di scossa verso la gamba.

Quanto dura un attacco di lombalgia?

Un episodio acuto può durare da pochi giorni a qualche settimana. Se supera i tre mesi, si parla di lombalgia cronica.

Cosa non fare quando si ha la lombalgia?

Da evitare il riposo assoluto a letto, i movimenti bruschi e i sollevamenti scorretti. Il movimento dolce è quasi sempre più utile del fermarsi completamente.

Quanto tempo ci vuole per guarire?

Molti casi migliorano in 3–6 settimane, soprattutto quando si interviene con esercizi mirati e fisioterapia.

Cosa fare in caso di lombalgia acuta?

Nelle prime 48 ore può essere utile il calore, movimenti molto delicati e un periodo di riposo relativo. Chiedere consiglio a un fisioterapista aiuta a evitare peggioramenti.

Hai mal di schiena o un episodio di lombalgia che non passa? Non aspettare che peggiori. Una valutazione mirata può aiutarti a capire la causa del dolore e a risolverlo in modo rapido ed efficace.Prenota una visita fisioterapica presso Studio Più Performance. Riceverai un percorso personalizzato per ridurre il dolore, recuperare mobilità e prevenire nuove ricadute.